Notte Europea dei Ricercatori 2018

Il 28 settembre 2018, in occasione della quattordicesima edizione della Notte Europea dei Ricercatori, lo Space Science Data Center dell'ASI ha proposto al pubblico una serie di attività manuali e interattive che si sono svolte all'interno della sede romana dell'Agenzia Spaziale Italiana.

Tra gli esperimenti presentati, il grande telo elastico, con 2 metri e mezzo di diametro, grazie al quale è possibile vedere con i propri occhi una simulazione di ciò che accade al tessuto spazio-temporale quando questo viene deformato dalla presenza di una massa.

Per provare in casa l'effetto di distorsione dello spazio era presente anche la postazione dedicata alle lenti gravitazionali, l'effetto dovuto nel cosmo dalla presenza di grandi masse che deviano la luce e ci permettono di vedere sorgenti lontane.

Grande successo per la camera agli infrarossi, gentilmente offerta in prestito da FLIR Systems, che ha permesso ai visitatori di adottare per qualche minuto una vista diversa dal solito, sensibile alla radiazione termica emessa dal nostro corpo.

La missione Gaia era presente con uno stand interattivo, dove i visitatori hanno potuto ammirare il modellino del satellite e un video che mostrava il lancio, il funzionamento e i risultati più importanti dell'ambizioso progetto scientifico.

Per gli appassionati di alte energie i nostri ricercatori hanno messo a disposizione una copia esatta di uno degli specchi che compongono i ricevitori del Cherenkov Telescope Array, il sistema di osservatori in grado di individuare sorgenti cosmiche ai raggi gamma grazie agli sciami di particelle e alla luce prodotta in atmosfera.

Uno degli esperimenti più riusciti è stato senza dubbio la camera a nebbia, costruita con materiali semplici e alla portata di tutti, e affiancata a immagini che, insieme alle spiegazioni dei ricercatori, aiutavano a comprendere i fenomeni fisici in corso.

Per gli appassionati di pianeti c'era solo l'imbarazzo della scelta: dalla scoperta di pianeti extrasolari con l'esperimento realizzato grazie a un software open source e una costruzione Lego, alla postazione dedicata a Giove e alla sua Grande Macchia Rossa, struttura longeva ma in evoluzione, fino agli exhibit interattivi grazie ai quali era possibile pesarsi su diversi corpi celesti del sistema solare e provare a fare un salto sulla Luna, sul Sole o addirittura su Plutone.

Insomma, anche questa Notte Europea dei Ricercatori è stata un'occasione per incontrare il pubblico e mostrare ai visitatori quello che si fa nel nostro centro, dando voce a chi lo anima ogni giorno con la propria attività di ricerca.

L'appuntamento per tutti è al prossimo anno!